APPALTI -Quando è legittima l’esclusione dalla procedura in caso di erroneo inserimento di un dato da parte dell’Operatore Economico che abbia inibito l’invio nei termini dell’offerta?

ERRORE NELL’INSERIMENTO DEI DATI

Premessa normativa

L’art. 19, comma 2 del D. Lgs. 36/2023 stabilisce che “in attuazione del principio dell’unicità dell’invio, ciascun dato è fornito una sola volta a un solo sistema informativo, non può essere richiesto da altri sistemi o banche si applica ai dati relativi a programmazione di lavori, opere, servizi e forniture, nonché a tutte le procedure di affidamento e di realizzazione di contratti pubblici soggette al presente codice e a quelle da esso escluse, in tutto o in parte, ogni qualvolta siano imposti obblighi di comunicazione a una banca dati o a un sistema informativo”.

Principi

La gestione di una procedura di gara in forma telematica, richiedendo l’osservanza con diligenza delle prescrizioni di bando e delle norme tecniche rilevanti, pone a carico della Stazione Appaltante e degli Operatori Economici concorrenti i rischi dell’eventuale erroneo utilizzo della piattaforma nonché dell’erroneo inserimento dei dati. Ne deriva per la Stazione Appaltante l’onere di rettificare con nuovo inserimento il dato erroneamente inserito e l’esclusione dalla procedura dell’Operatore Economico solo in caso di mancato inserimento dei dati utili all’identificazione.

RISPOSTA

La gestione di una procedura di gara in forma telematica, richiedendo l’osservanza con diligenza delle prescrizioni di bando e delle norme tecniche rilevanti, pone a carico del concorrente i rischi dell’eventuale erroneo utilizzo della piattaforma elettronica nonché dell’erroneo inserimento dei dati sulla piattaforma, affinché ve ne sia massima evidenza. Ne consegue che qualora l’Operatore Economico inserisca un dato errato, non attribuibile quindi a un errore formale o a una illegittima predisposizione della piattaforma telematica, inibente l’invio dell’offerta, la responsabilità e i connessi effetti ricadono sull’OE a causa della scarsa diligenza nell’inserimento dei dati sulla piattaforma (Delibera ANAC n° 367 del 26 luglio 2023).