Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.248 del 29 novembre 2021 è stato dato il via alle attività previste dal Dpcm “Riparto delle risorse per il conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del PNRR“, che prevede lo stanziamento di 320,3 milioni di euro a valere sul fondo del Piano nazionale di ripresa e resilienza “Next Generation Italia” (PNRR), volto all’attribuzione di incarichi di collaborazione a 1000 professionisti ed esperti per il supporto alla gestione delle procedure complesse. Si tratta dell’investimento «2.2: Task force digitalizzazione, monitoraggio e performance» del PNRR, a favore delle regioni e delle province autonome, che regola uno strumento di Assistenza Tecnica della durata di tre anni diretto a supportare le amministrazioni territoriali nella gestione delle procedure.
L’azione della squadra dei 1000 esperti, disciplinata dal decreto legge n.80/2021, è concentrata su:
Le risorse nazionali sono state ripartite su base regionale a seguito della definizione, da parte di tutte le Regioni e Provincia autonoma supportate dagli Enti Locali, di un “Piano Territoriale” che ha individuato le procedure oggetto di supporto, le criticità e i “colli di bottiglia” da affrontare, la distribuzione dei professionisti ed esperti tra livelli di governo, le modalità di attuazione dell’intervento, i tempi e i risultati attesi. L’operato degli esperti e il raggiungimento degli obiettivi verranno valutati in funzione della riduzione del totale degli arretrati e dei tempi medi di risoluzione.
A partire dalle informazioni riportate nei Piani Territoriali, è stato possibile declinare i compiti dei 1000 esperti in funzione delle specifiche esigenze regionali. Inoltre, le funzioni di supporto alle amministrazioni locali sono state valorizzate sia in termini di supporto allo svolgimento di singole procedure sia in termini di “potenziamento delle capacità”.
La scelta e la gestione del modello organizzativo per la pianificazione, il coordinamento e la verifica delle attività dei professionisti ed esperti sono stati affidati alle singole realtà regionali, più vicine e meglio in grado di interpretare e adattarsi alle specifiche esigenze territoriali.